Panico in rete
Alla radice di tutto questo, la comparsa dell'Islamic Anti-Defamation League, che sta seminando panico (e vittimismo) appellandosi semplicemente (e con molta diplomazia e disponibilità al dialogo) alla legge, in particolare alla Legge Mancino che colpisce la "discriminazione razziale, etnica e religiosa". Vi lascio seguire gli sviluppi - alcuni assai divertenti - sul blog di Sherif, e passo a un paio di commenti miei.
"E' difficile immaginarsi come una nazione di profughi, originata da un popolo che è stato perseguitato più a lungo di qualunque altro nella storia dell'umanità, che ha subito le peggiori umiliazioni e il peggiore disprezzo, abbia potuto trasformarsi nell'arco di due generazioni in un popolo dominatore, sicuro di sé e, con l'eccezione di un'ammirevole minoranza, in un popolo che è arrogante e trae soddisfazione dall'umiliare".
"Gli ebrei, che erano vittime di un ordine spietato, imposero un ordine spietato ai palestinesi".
I signori dei blog islamofobi alzino il mouse per dire cosa pensano di questa sentenza. Se non hanno niente da obiettare, possiamo usare queste due frasi, spannometricamente, come criterio per giudicare anche i siti islamofobi. Ditemi voi se la Fallaci, o i blog islamofobi, si esprimono in genere in maniera più oppure meno "diffamatorio" o "discriminatorio" verso i musulmani, di quanto si sia espresso Morin verso gli ebrei. Come dice Dacia Valent, "Ogni volta che trovate un post, o una mail, o magari semplicemente una scritta sui muri contro i musulmani, provate a sostituire la parole con ebrei, ebraismo, giudaismo."
Seconda considerazione. "I musulmani non sono una razza, quindi li possiamo insultare come ci pare", è in sostanza la difesa degli islamofobi. Hanno ragione: le razze sono esistite solo nella testa di Adolf Hitler, quindi a rigore non può esistere la discriminazione o la diffamazione "razziali". Allora, se io dico che "i gialli sono schifosi vermi che non dovrebbero esistere?" non sono razzista, semplicemente perché "i gialli" non esistono?
In questo senso, non c'è alcuna differenza tra avercela con "gli ebrei", "i terroni", "i musulmani" o "gli zingari".
Comunque, siccome da ogni male può sempre nascere un bene, invito gli islamofobi che oggi se la prendono con la legge Mancino a unirsi nella lotta per abrogare tutti i reati di opinione e associativi. C'è il "vilipendio alla religione", c'è il "vilipendio alla bandiera nazionale o ad altro emblema dello Stato" (pena di base anni tre), c'è l'"offesa al Capo di Stato"...
Diritto di critica, diritto di scrivere sciocchezze a tutto spiano, a frequentare chi vogliamo. Io preferisco un mondo in cui si leggano idiozie su chiunque, ma in cui non si vada in galera per aver offerto il pranzo a un oppositore del regime di assassini e torturatori che vige nella Tunisia "amica" e "moderata".
Etichette: islam, islamofobia, repressione
<< Home