sabato, ottobre 27, 2007

Il romanzo del Pinocchio d'Egitto

Post originale tratto dal blog Kelebek di venerdì, 03 giugno 2005
Magdi Allam si sta facendo sentire in occasione del lancio del suo ultimo libro, Vincere la paura. Conoscendo il personaggio, siamo sicuri che si tratta di un romanzo avvincente.
Magdi Allam è infatti noto con il simpatico nomignolo di "Pinocchio d'Egitto", affibiatogli da Valerio Evangelisti, per le sue doti di creatività. Come quando attribuì a un tranquillo insegnante no global di Roma la frase “anche il buon Hitler... non aveva tutti i torti...”

In breve, il metodo giornalistico di Magdi Allam si può riassumere tutto in un suo articolo per il Corriere del 28 settembre, 2003, dove cita i seguenti casi:



  • Da un'intercettazione telefonica, risulta che un immigrato avrebbe detto a un altro immigrato che un certo musulmano, regolarmente residente in Italia, è una brava persona ed è generoso con i poveri.

  • La polizia ha fermato un gruppo di musulmani che giravano in una macchina con un pesante carico di monetine di metallo - 4.500 euro. Erano i soldi della zakàt, che stavano raccogliendo come prescritto dall'islam, che poi vanno ai bisognosi.

  • In un comunicato, un'associazione islamica si è permessa di criticare un'occupazione militare, condannata anche da numerose risoluzioni dell'ONU.

  • In Friuli un gruppo di musulmani ha raccolto soldi per i terremotati algerini.


Il titolo dell'articolo?

"Versamenti segreti ai terroristi. Ecco le carte che accusano gli imam. Intercettazioni e verbali, quattro documenti sul traffico di denaro."

Ma arriviamo al presente. Scrive Magdi Allam:



"Da circa due anni vivo sotto scorta per la minaccia dei terroristi islamici a cui si sono rapidamente aggiunte altre minacce di nazionalisti arabi, estremisti di destra e di sinistra in Italia."

Insomma, Magdi Allam va in giro come Berlusconi, sempre circondato da un branco di uomini con gli occhiali scuri, pagati da noi. Ma il problema è capire che cosa vuol dire "minaccia". Ad esempio, io tutti i giorni ricevo messaggi come questo:

"Fai pena vomitando nefandezze contro Oriana Fallaci un consiglio? Mozzati la testa come fanno i tuoi amici con la testa dei Cristiani"

A modo suo è una minaccia, ma non ho mai pensato di chiedere la scorta. Magdi Allam avrà ricevuta un'e-mail del genere, firmata "il tuo terrorista islamico"?

Non esattamente, perché secondo Magdi Allam, la minaccia verrebbe dalla "dirigenza di Hamas". Telefonata alle tre di notte in casa Allam: "Pronto, sono il capo supremo di Hamas e un giorno di questi ti farò fuori". Clic. Considerando i metodi di Magdi Allam, credo che un sacco di tranquilli insegnanti no global, di pescivendoli pakistani e di altri disgraziati avrebbero voglia di fare una telefonata del genere.

Insomma, il fatto che il tizio abbia detto, "sono il capo supremo di Hamas" non vuol dire che lo sia davvero. Anche perché Hamas non ha mai compiuto alcuna azione al di fuori della Palestina, e francamente con tutti i nemici che ci sono in giro, non si capisce perché l'unica eccezione dovrebbe essere proprio il nostro Pinocchio.

Comunque, sono tutte illazioni, visto che Magdi Allam si rifiuta di spiegare come, quando e da chi sia stato minacciato (in compenso ci dice tante cose sulla sua famiglia che ne soffre e così via).

Però lui dice, come ha fatto il tizio che lo avrebbe minacciato a sapere che lui non era semplicemente un pizzaiolo cairota? Visto che nessun arabo può essere al corrente dell'esistenza del Corriere della Sera, il minacciante (sempre che non fosse un insegnante no global) deve aver avuto una talpa italiana.

E Magdi Allam ha deciso che quella talpa deve essere nientemeno che Hamza Roberto Piccardo, segretario nazionale dell'UCOII (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia). Perché? Beh, è italiano (e quindi sa che esiste il Corriere della Sera) ed è musulmano (e quindi deve essere un militante di Hamas). Anzi, Magdi Allam fa capire, Hamza Piccardo avrà sicuramente emesso una fatwa contro di lui.

Se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere. Hamza Roberto Piccardo è un insolito dirigente di un'organizzazione, perché ha saputo mantenere delle qualità che in genere avvizziscono con gli incarichi: senso dell'umorismo, indipendenza di pensiero, curiosità di conoscere. E si pone da anni il problema di come vivere un Islam che sia europeo e non arabo, che conviva con altre religioni e culture, ma che non perda lo spirito di giustizia e di solidarietà. Se volete sapere chi è Hamza, leggetevi il suo libro, Il puzzle del Derviscio.

Non lo consiglio invece a Magdi Allam, perché lo troverebbe decisamente noioso. Non contiene ricatti, minacce, veline di servizi segreti o documenti falsi.








Nota all'immagine. A scanso di equivoci, ho un grande rispetto per i maiali, che in condizioni decenti di vita sono intelligenti, puliti e socievoli. E' solo che non ho trovato un'immagine migliore di guardie del corpo. Quindi fate finta che il maiale non ci sia.

Etichette: , , ,