sabato, ottobre 27, 2007

E' proprio vero che la storia si ripete

Post originale tratto dal blog Kelebek di martedì, 05 aprile 2005
"Lo storico, il quale in avvenire vorrà ricostruire questo torbido periodo della nostra vita nazionale, dovrà giudicare che la cultura italiana nel primo decennio del secolo XX doveva essere caduta assai in basso, se fu possibile ai grandi giornali quotidiani e a giornalisti, che pur andavano per la maggiore, far credere all'intero paese tutte le grossolane sciocchezze, con cui l'impresa libica è stata giustificata e provocata.

Non esistevano, dunque, in Italia studiosi seri e coscienziosi? Che cosa facevano gli insegnanti universitari di geografia, di storia, di letterature classiche, di diritto internazionale, di cose orientali? Credettero anch'essi alle frottole dei giornali?

E se non ci credettero, perché lasciarono che il paese fosse ingannato? Oppure considerarono la faccenda come del tutto indifferente per la loro olimpica serenità?

La risposta a queste domande non potrà essere molto lusinghiera per la nostra generazione."


Gaetano Salvemini e altri, "Come siamo andati in Libia," La Voce, Firenze 1914, p. X.

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