sabato, ottobre 27, 2007

Bon ton d'Occidente e generalizzazioni varie

Post originale tratto dal blog Kelebek di mercoledì, 30 marzo 2005


Al mio lunghissimo articolo sulla Leggenda della Zingara Rapitrice, qualcuno ha risposto sfoderando il meglio del bon ton occidentalista, come il signore Paolo Bertulessi (almeno così si firma), che scrive:

Fottiti pattume e sterco straniero filoislamico

tua madre deve essere una abile pompinara di kamikaze,e tu sei frutto di un parto anale! fottiti lerciume di un pederasta comunista,tu e tua madre!


(chiedo scusa ai lettori musulmani o cattolici o semplicemente normali, comunque non intendo censurare il modo di parlare del signor Paolo Bertulessi).

Guardando su Internet, vedo che il signor Paolo Bertulessi (se non è un innocente omonimo) frequenta i forum del Partito Radicale:

SONO CON TE,INSULTIAMOLI E BASTA QUESTI INFAMI COMUNISTI E FILOISLAMICI,SGRENA E COMPAGNO PARACULO COMPRESI!

Da precisare che il signor Bertulessi sembra seguire con grande attenzione il mio sito, tanto da avermi scritto in precedenza:

chi cazzo sei per permetterti di criticare una GRANDE ITALIANA come la Dea Fallaci?Non sei degno neppure di nominarla,vai a fare il comunista a casa tua,cosa fai qua a rompere i coglioni con i tuoi sproloqui?TI senti protetto dalla infame sinistra?E'ora di pulizia qui in Italia,le zavorre come te sono inutili e pericolose!

La Forza della Ragione, insomma, fatta persona. O, se preferite, un vero Moderato.

Però ci sono anche persone, forse meno occidentali nei modi, ma con cui mi trovo più a mio agio. Ad esempio "xpisp", che scrive un lungo commento critico sul blog Pirori, fonte inesauribile di storie e informazioni sul mondo dei Rom.

Non riporto quello che scrive xpisp, andarlo a vedere può diventare una buona scusa per esplorare il blog dove compare. Vorrei rispondergli, perché anche se non è d'accordo con me, ha fatto la fatica non indifferente di leggersi tutto il mio scritto e di commentarlo punto per punto. Per colmo di correttezza, mi ha anche scritto in privato. Insomma, è decisamente una persona per bene.

Però non mi è affatto facile rispondergli. Su alcuni punti lo potrei fare (ad esempio, Mohammad Daki era l'eccezione nel processo per "terrorismo islamico", non è stato ricondannato da un altro giudice e il problema riguardava solo la sua estradizione verso un paese, il Marocco, che applica notoriamente la tortura e ha nel suo codice legale la pena di morte).

Il punto fondamentale, contro cui sbatto regolarmente la testa, è che mi sembra che "xpisp" veda una gara tra due etnie. Ora, io non faccio assolutamente parte della squadra di chi tifa Rom, se mai esiste. Un po' mi fanno sorridere le persone che mi dicono che una volta che una zingara le ha insultate mentre chiedeva l'elemosina, e mi dicono, "tu predichi bene, dici che i nomadi poverini sono tutti bravi, vuol dire che gli zingari non li hai mai visti! Poi ti renderai conto..."

Io ho parecchi problemi con Kadri, un Rom grande e grosso, con precedenti per violenza carnale, che ha giurato di farmi fuori perché gli abbiamo sottratto la moglie che lui voleva mandare a prostituirsi. Quando penso a lui, non penso al "povero nomade" (anche perché Kadri non è certo un "nomade"). Allo stesso modo, quando penso al giornalismo manipolatorio e diffamatorio di Magdi Allam, non penso che tutti gli arabi siano brava gente. E sono sicuro - dall'onestà del suo discorso - che l'italiano "xpisp" sia migliore, sia del Rom Kadri che dell'arabo Magdi Allam.

Allo stesso tempo, so che la moglie di Kadri è una persona splendida, pur avendo mille debolezze e contraddizioni e frivolezze, e che anche la famiglia di lei è un'ottima famiglia. È esattamente questa doppia constatazione di umanità, tanto nel male quanto nel bene, che non mi permette di appartenere alle squadre dei tifosi etnici.

Ma ho un'idea, da tutto questo, di come siano relative tante cose: la famiglia di lei ha valori etici rigorosissimi per quello che riguarda cose come il furto o bere l'alcol, decisamente più rigorosi e puritani dei miei; allo stesso tempo, si perde in un bicchiere d'acqua quando si tratta di chiedere un documento, o di capire come funziona una mappa, o i numeri civici di una strada. Poi magari capiscono le minime emozioni che provi e che non vuoi far vedere. Accettano di essere truffati da "cooperative" di lavoro, ma quello che li ferisce davvero è quando non gli telefoni per il compleanno del bambino.

In questo chiaramente c'è qualcosa di culturale e non solo individuale, qualcosa che è veramente Rom; e che ha a che fare con gli immensi, infiniti problemi che circondano i Rom. E che rende difficile dire, "si risolverebbe tutto, se si comportassero come cittadini normali".

Una notte, come racconto sul mio sito, un gruppo di giovani ubriachi diede fuoco alla baracca in cui dormivano i miei amici, con loro dentro; e si salvarono a stento. Ma non li ho mai sentiti generalizzare, dopo, sugli italiani.

Come loro, non intendo quindi generalizzare su niente e nessuno. Non sono d'accordo con le astrazioni, da una parte o dall'altra: le astrazioni buoniste, che dicono che la cultura non conta nulla, che dobbiamo solo ragionare come astratti "cittadini", finisce poi per scatenare il razzismo quando non tutti si comportano come "cittadini". Ma dall'altra parte, la psicosi di destra e occidentalista, carica di rancori, di disprezzo, di generalizzazioni e di leggende metropolitane, è il nulla, o il nichilismo, assoluto.

Forse è qui il punto principale in cui mi trovo d'accordo con Lia di Haramlik: dai quadri che lei dipinge dell'Egitto (ma lo stesso discorso vale per tutto il mondo) emerge sempre l'enigma di fondo della specie umana. Siamo tutti profondamente simili, eppure le nostre storie sono tutte straordinariamente diverse. Ne vengono fuori un sacco di problemi, ma tutto sommato è bello così.

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