L'immortalità del palazzinaro (II)
Di nuovo su Mel Sembler, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e responsabile quindi di sorvegliare il nostro coinvolgimento nella Guerra infinita.
Prima di tutto una buona notizia: il 18 gennaio, la popolare trasmissione TV Montel Willam Show ha trasmesso un pezzo critico sulle discusse comunità terapeutiche create da Mel Sembler; poche ore dopo, Mel ha annunciato la sua intenzione di dimettersi da ambasciatore e tornare negli Stati Uniti. Le dimissioni, per ora, non sono state messe in atto.
Secondo, è stato accertato il costo che i contribuenti USA hanno dovuto pagare per il Palazzo Mel Sembler: 83 milioni per l'acquisto, e 30 milioni per il restauro. Le cifre sono state stanziate in base a una mozione presentate al Congresso da C.W. "Bill" Young, rappresentante guarda caso del distretto elettorale in cui vive Mel Sembler.
Mel Sembler ha ringraziato Young in modo caratteristico: all'inaugurazione del palazzo dedicato a lui, Sembler ha controdedicato a Young il salone in cui si svolgeva la cerimonia, che adesso si chiama ufficialmente il "C.W. Bill Young Conference Center".
Young e Sembler si fanno dedica e controdedica
Non è la prima volta che Sembler ci prova. Già Jeb Bush, fratello dell'attuale presidente degli USA e governatore della Florida - noto soprattutto per i brogli del 2000 - aveva fatto celebrare ufficialmente in tutto lo stato una giornata dedicata alla moglie di Mel, Betty Sembler. Ma pare che quattordici anni fa, Mel abbia provato a far erigere un monumento a se stesso anche nella città di Saint Petersburg, Florida, sotto forma di un Ambassadorial Pavilion dedicato a lui (allora ambasciatore in Australia) e a un suo amico miliardario, ambasciatore in Spagna. Il progetto fallì per l'opposizione del principale quotidiano della città.
Ma il fatto più notevole è che si tratta della prima volta nella storia che a un palazzo si mette il nome di un ambasciatore americano vivente: per questo ci è voluto un atto speciale del congresso degli Stati Uniti.
Davvero notevole quindi la faccia tosta dell'onorevole Young, nel suo discorso durante l'inaugurazione del monumento/mausoleo:
"Ho parlato con il presidente Bush appena qualche giorno fa e gli ho detto che sarei venuto qui per stare con te, e gli ho raccontato quello che avremmo fatto oggi.
Bush lo ha trovato insolito. E mi ha detto, 'Noi non facciamo queste cose, vero? Non intitoliamo gli edifici agli ambasciatori nei luoghi in cui hanno svolto il loro servizio'.
E io gli ho risposto, 'signor Presidente, io ho presentato la legge e lei l'ha firmata'".
Le immagini del palazzone e della cerimonia di dedica si possono vedere sul sito dell'Ambasciata USA in Italia.
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