sabato, ottobre 27, 2007

La signora Fallaci e i suoi Coglioni

Post originale tratto dal blog Kelebek di sabato, 19 marzo 2005
Avevo appena messo in rete un post riguardante il Prodotto Fallaci, quando è arrivato un commento:

"La Fallaci a parer mio, è una delle poche persone che ha i coglioni di dire quello che pensa!"

Rispondo con un nuovo post, un po' per motivi augurali - si tratta del primo commento a questo blog - e un po' perché questo commento offre non pochi spunti interessanti.

Si tratta infatti di un commento assolutamente tipico del fallacista medio. Rispondere a questo commento è un po' rispondere a tutti.

Il primo punto è il riferimento caratteristico ai coglioni della Fallaci. Evito in genere di usare le parolacce quando scrivo, non per motivi di perbenismo, ma perché la parolaccia è l'equivalente verbale del randello, un surrogato per argomenti che mancano.

Ma occorre affrontare la questione dei coglioni della Fallaci, perché è un tema di grande importanza nel dibattito italiano: la ricerca incrociata di "Fallaci" e "coglioni" su Google dà ben 537 risultati, senza contare gli innumerevoli riferimenti su mailing list e altrove.

I coglioni della Fallaci possono essere interpretati in vari modi:

1) La signora Fallaci sarebbe la proprietaria di un'appendice anatomica insolita nelle persone di nome Oriana. Non ho modo di verificare, e - se è vero - credo che si tratti comunque di un fatto suo strettamente privato.

2) Per "coglioni", si potrebbe invece intendere un riferimento al coraggio, ritenuto dai fallacisti una dote che non apparterrebbe al sesso femminile.

3) Se i "coglioni" sono simbolo di virile coraggio, "i coglioni della Fallaci" potrebbe essere un riferimento ai coglioni (nel senso di persone dotate di virile coraggio) che consumano con entusiasmo il Prodotto Fallaci. Per distinguerli quindi dall'uso volgare del termine "coglione", in questo post chiamerò i consumatori del Prodotto Fallaci "i Coglioni", con la maiuscola, ovviamente nel senso appunto di persone dotate di virile coraggio.

"La signora Fallaci e i suoi Coglioni" può assumere quindi un doppio significato, riferito sia a lei che ai suoi appassionati lettori.

Un punto che ribadisco sempre, ma che continua a sfuggire ai Coglioni, è che io non mi occupo della Fallaci, bensì della sua commercializzazione. Quindi non mi interessa molto sapere se lei possiede i coglioni (minuscola), in senso materiale o metaforico. Per intenderci, mi interessa di più il suo manager, Ferruccio de Bortoli - parlo della sua attività professionale, ovviamente, non della sua anatomia.

Non so se ci vuole sempre un "virile coraggio" per dire ciò che si pensa. In certi casi sicuramente sì: prendiamo il signor Pietro Molinari di Trieste, alias il Profeta della Neurodinamica, un uomo che ha decisamente il coraggio "di dire quello che pensa". Ecco una tipica notizia che lo riguarda:


""Il Profeta della Neurodinamica" guidato dal "Signore" si è incatenato alle inferriate della Questura "per avere il tempo necessario a completare la Dichiarazione d'arresto verso il Questore, prima che la Polizia riesca a tagliare le catene e i cavi d'acciao che lo legano, per portarlo in Questura"..."

Sarebbe però un errore logico dedurre automaticamente che il Profeta della Neurodinamica, oltre ad avere coraggio e (presumiamo) i coglioni, abbia anche ragione.

Che abbia ragione o no, penso che il Profeta della Neurodinamica, anche se seguito da un numero minore di Coglioni (maiuscola), abbia più coglioni (minuscola) della signora Fallaci, e non solo per un capriccio del destino biologico.

Perché il signor Molinari, per le sue idee ha subìto trattamenti sanitari obbligatori, numerosi arresti e il ritiro della patente, e ha preso di mira gente molto più forte di lui.

La signora Fallaci, invece esprime le proprie idee da un elegante appartamento a New York, possiede tra l'altro un pied-à-terre in Toscana con 23 stanze, e molto altro. Affari suoi, ma non si può dire che viva spericolatamente. A suo fianco ha il principale quotidiano d'Italia, 111 deputati del parlamento, i migliori avvocati degli Stati Uniti e tutte le librerie del nostro paese. Senza queste cose, sarebbe solo un'ennesima voce rancorosa e razzista su Internet.

Le persone che Oriana Fallaci - o meglio, i suoi committenti - prende di petto sono invece in massima parte persone che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera facendo lavori servili e precari, che dormono spesso ammucchiate in dieci in una stanza.

Persone che pur non facendo male a nessuno, e lavorando per la gloria dell'economia italiana più di noi (e più di Oriana Fallaci), vivono nel perenne terrore di essere fermate dalla polizia e cacciate dal paese.

Persone che a stento capiscono l'italiano e che non hanno i soldi per pagarsi un avvocato. Persone che vengono spesso arrestate e date in pasto all'opinione pubblica come terroristi, per venire rilasciate un anno o due dopo per totale mancanze di prove. E magari deportate verso paesi in cui la tortura è la prassi normale per chiunque sia sospettato di non amare il dominio statunitense.

Per ammirare i pensieri che esprime la Fallaci, non è necessario, quindi, avere i coglioni. Basta essere Coglioni.

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