Quand on est néocon...
Gli avversari invece ti pongono uno specchio in cui si vedono solo i tuoi difetti. Proprio per questo, la tua reale bellezza dipende interamente da loro, perché è solo grazie a loro che puoi cambiare qualcosa. Quindi chi ha la fortuna di avere un avversario, se lo tenga ben stretto.
Fatto? Eccoci.
Bene, focalizziamo il discorso. Non stiamo parlando degli Stati Uniti (dove i motori psicologici di fondo sono abbastanza diversi), e nemmeno dei signori dei media o della politica in Italia. Stiamo parlando solo della neoconnarderie di massa italiana; del lettore medio della Fallaci, per capirci. Come canta il grande Georges Brassens:
Le temps ne fait rien à l'affaire
Quand on est con, on est con
Qu'on ait vingt ans, qu'on soit grand-père
Quand on est con, on est con
Entre vous, plus de controverses
Cons caducs ou cons débutants
Petits cons d'la dernière averse
Vieux cons des neiges d'antan
A questo punto, però, Giuseppe sposta lo specchio, e non ci vedo più la mia faccia. Forse il mio avversario dovrebbe cercare di capire meglio lo spirito con cui è fatto questo blog; o forse sono io che dovrei spiegarlo meglio, perché ci sono alcuni equivoci che ricorrono sempre, anche con altre persone, e quindi una parte della colpa deve essere mia.
Parto sempre da un caso singolo. Se possibile un po' bizzarro e divertente. E poi cerco di condividere con i lettori le riflessioni che mi sono nate da quel caso.
Come dice Giuseppe, anche Berlusconi potrebbe sfruttare i "casi patologici": potrebbe prendere un comunista che si crede di essere Michael Jackson e poi lasciarci trarre la conclusione che tutti i comunisti si credano di essere Michael Jackson. In realtà, i comunisti hanno un mare di difetti, ma tra quelli che normalmente hanno, non c'è l'illusione di essere rock star pedofili. Quindi, facendo così, Berlusconi barerebbe.
Potremmo limitarci a segnare inutili punti polemici: "hai visto, i comunisti sono tutti stalinisti!", o viceversa, "hai visto, i comunisti bacchettano quelli che credono ancora a Stalin!"
Prendiamo i "moderati" che di tanto in tanto mi scrivono. E' vero che il 90% delle persone coinvolte nel magma della neoconnarderie non scrive insulti via internet. Però non lo fanno proprio nella misura in cui la loro neconnarderie è trattenuta e inquinata da altre cose. Forse hanno dei dubbi, forse sono troppo civili per lasciarsi andare. Forse temono di essere denunciati, oppure prima di essere dei neocon, sono dei genitori responsabili che devono preparare la pappa al bambino.
Ecco che la patologia ci svela una cosa di enorme importanza, e di cui non ci saremmo accorti altrimenti: l'esistenza di un'immensa fabbrica che produce quei sentimenti e quelle parole.
Su questo blog, ho ospitato lo sfogo di un certo Paolo Bertulessa. Qualcuno mi ha anche chiesto di toglierlo, e qualcun altro potrebbe pensare che io abbia voluto solo dimostrare che la neoconnarderie è composta da un branco di urlatori: cosa non vera, se pensiamo ad esempio a Paolo Mieli, persona in apparenza molto educata.
Ecco che il "fenomeno da baraccone" si trasforma, proprio per la sua natura estrema, in un esempio vivente della normalità dei nostri tempi: se non fosse estremo, sarebbe infatti adulterato da troppi altri fattori.
Può essere che io non mi sia spiegato bene.
Comunque, attraverso il caso indubbiamente pittoresco di Maga Lisistrata, volevo parlare di altre cose. Ad esempio, non è strana la neoconnarderie italica di massa? Un fenomeno senza apparente storia, che pure riesce a mettere insieme radicali e ciellini, e a suscitare emozioni violentissime tra i suoi adepti?
Per concludere, non ritengo che l'astrologia mediatica e la New Age siano fenomeni da "baracconi dei luna-park". Il numero di persone influenzate dall'esoterismo di massa è certamente maggiore del numero delle persone ispirate dalla Fallaci; e l'intersezione tra i due insiemi non è affatto vuota. Poi ci sono altre intersezioni, come quella tra sciocchezze sui nativi americani e sinistra romantica, che critico con altrettanto gusto. Però è significativo (in termini di magma degli scarti culturali) che Maga Lisistrata, compagna di neoconnarderie di un sacco di crociati cattolici, dica, "Mi sento piuttosto vicina agli indiani d'America, sono animista".
Infine, Maga Lisistrata non è così anomala. In Italia diverse decine di migliaia di persone fanno il suo stesso mestiere
Etichette: neoconnarderie, neospiritualismo, occultismo
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