martedì, novembre 13, 2007

La maga dei vicepresidenti

Post originale tratto dal blog Kelebek di mercoledì, 28 settembre 2005


Un po' di tempo fa, mentre infuriava la disputa con Aldo T. (non lo nomino per intero, per mantenere la mia promessa di non parlarne più, almeno per un po'), è comparsa tra i commentatori del suo blog una certa Lisistrata, per invitare Aldo a denunciare tutti coloro che gli avevano combinato l'ormai famosa Beffa dei Polli e della Lunga Corda.

Lisistrata è un pilastro della neo-connarderie virtuale. Sul suo blog - carico di bannerine "con Oriana", "Amici dell'America", "Amici di Israele" - troverete vari post al giorno, tutti dedicati allo stesso tema: no ai comunisti, no ai musulmani (un tale che lei definisce il proprio "gemellone" dedica il proprio blog invece a combattere i "nazicomunistiislamici", con una sgradevole doppia "ii" che noi risolvemmo già tempo fa con il più elegante termine "islamonazicomunisti").

Come se non bastasse, Lisistrata gestisce anche un sito gigantesco, con chat e forum e una rubrica curata dalla simpatica Deborah Fait, la nonna di tutti i sionisti.

So per amara esperienza quanto sia difficile stare dietro a un sito e un blog. Anche se è vero che Lisistrata in fondo deve solo copiare e incollare gli stessi articoli che appaiono su tutti gli altri blog e siti della neo-connarderie, aggiungendo di tanto in tanto qualche commento come questo:


E ai simpatizzanti dei terroristi: non prendetevi la briga di criticare questo articolo, perché conosco bene la vostra posizione e più criticate, più vi metterò di fronte ai fatti, vi piaccia o meno.

Comunque, anche così, lo sforzo è notevole. Che mestiere può fare questa qui, mi chiedo invidioso, mentre mi annoio a tradurre le specifiche di una "timoniera rotativa" e un catalogo di letti "King Size".

Ora, Dacia Valent, sul suo cattivissimo blog, ha scoperto che mestiere fa Lisistrata: fa la maga.

E cioè, come Lisistrata stessa spiega in un altro sito ancora, in cui compare sotto ben altro nome, la neocon vende:


"Corsi professionali e consulti privati astrologia - parapsicologia - radiestesia
arti divinatorie - psicologia esperienziale"

adriana bolchini


La neocon Lisistrata riceve un omaggio floreale durante un convegno sulla pranoterapia, in cui ha pubblicizzato un'improbabile macchina elettronica per misurare il "potenziale bioenergetico"

Potete seguire l'inchiesta sul blog di Dacia, divertente e feroce come al solito, per cui non aggiungo altro.

Ma ne parlo qui perché la faccenda mi ha svelato un piccolo mistero, sulla natura della neoconnarderie. Ecco: la neoconnarderie è una specie di concentrato delle degenerazioni di tutte le più diverse e conflittuali tendenze del nostro mondo, trasformate inesorabilmente in caricatura e in luogo comune.

C'è il bisogno reale di identità, in un mondo spaesato dall'anonimo flusso dei capitali, che diventa solo feroce autocompiacimento e odio.

C'è la grande forza del cristianesimo, trasformata in croci atee da agitare contro i vampiri islamici.

C'è la profonda ricerca di chiarezza dell'illuminismo, che diventa ignorante disprezzo di tutto ciò che è sacro agli altri.

C'è persino un residuo dell'utopia comunista, nella fantasia di spianamento planetaria, che si sposa in maniera inattesa con il messianismo apocalittico americano.

E c'è infine anche un tocco di esoterismo.

Voglio essere chiaro: personalmente, per quel che vale la mia opinione, ritengo che la ricerca esoterica sia sostanzialmente chimerica.

Eppure l'esoterismo costituisce uno splendido sistema mitico e simbolico, che fa risonare qualcosa di molto intimo e ricco che vive dentro di noi. Quello che si prova a cercare di tradurre dall'arabo le formule alchemiche di al-Jabbâr, o a leggere certi vangeli apocrifi, o le riflessioni attribuite a Ermete Trimegisto (non a caso, Ermete è dio dei ladri e degli inganni), non si può dimenticare.

Inoltre il modo di pensare esoterico ha elementi positivi: la ricerca del senso delle cose e delle analogie, il guardare alle trasformazioni, piuttosto che la ricerca di un nemico da demonizzare. E soprattutto il partire dall'anima - in un senso non emotivo - anziché dall'astrazione.

Quindi ho il massimo rispetto per chi segue piste esoteriche con una certa purezza interiore. Badate che non dico i "veri esoteristi", perché non so se esiste un esoterismo "vero"; e non distinguo - come si dovrebbe distinguere - tra chi cerca di capire il cosmo e prendere coscienza, e chi invece fantastica un dominio magico sul cosmo.

Ma tutto questo può degenerare con straordinaria facilità nella démiculture che René Guénon descrisse con grande precisione già una settantina di anni fa nell'Errore dello spiritismo, e che Theodor Adorno analizzò con chiavi diversissime nel suo studio, Stelle su misura. L'astrologia nella società contemporanea. O su un piano più aneddotico, ma profondamente umano, penso a quel piccolo gioiello che è I mercanti dell'occulto dell'esoterista Pier Carpi.

Su queste cose, si oscilla sempre tra l'aderire senza capire, e il deridere - ugualmente senza capire. Eppure basterebbe considerare quanti milioni di italiani sono coinvolti in qualche forma di questa démiculture per farci riflettere un attimo.

Se leggiamo - senza creduloneria, ma anche senza ridere - il testo di una previsione astrologica, oppure le parole di un presunto "spirito dall'aldilà", coglieremo quello che è l'elemento chiave anche della neo-connarderie: l'apoteosi del luogo comune. Adorno diceva che gli oroscopi sono tutti indirizzati a un "vicepresidente"; cioè a qualcuno perfettamente inserito nel sistema capitalistico, che sa di non contare nulla, ma vorrebbe che lo si consolasse, facendogli credere di essere qualcuno. La neoconnarderie parla ai rancori di Fantozzi, l'astrologia lo consola.

Altrove, abbiamo detto che i neocon non sono i figli delle notizie, che anche se censurate sono comunque complesse; sono piuttosto i figli dei titoli dati alle notizie. E sono certo che in molti quotidiani, a scrivere titoli e oroscopi siano le stesse persone. Perché titoli e oroscopi sanno fare da secondo specchio: gli individui moderni rispecchiano, nella loro obbediente incoscienza, il sistema; e desiderano solo ciò che li confermi nella loro schiavitù. Loro, che sono diventati specchi, vogliono vedere se stessi riprodotti all'infinito nelle previsioni di Nostradamus, nei programmi del festival di Sanremo, nelle notizie che ascoltano. Il titolista, o l'astrologa Lisistrata, sono coloro che sanno trasformarsi negli specchi dello specchio.

Come dice Adorno con parole che valgono tanto per l'astrologia di massa, quanto per i neocon:


"Chi vuole sopravvivere nelle attuali condizioni è tentato di 'accettare' simili assurdità, come il verdetto degli astri, anziché penetrarle col pensiero, il che significherebbe disagio in molti sensi. Sotto quest'aspetto l'astrologia è davvero in armonia con una tendenza onnipresente".

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