Creare dieci, cento, mille Torchiaro?
Ma il fatto che la beffa sia riuscita talmente bene mi ha fatto riflettere. Vale la pena di andare avanti su questa strada, scoperta per caso, ma bisogna anche differenziare.
Trovarli non è difficile.
Manipolarli, come abbiamo visto, è facilissimo. Dovete pensare che abbiamo a che fare con gente molto semplice, che divide il mondo in due.
Dall'altra ci sono i Valori dell'Occidente, i Nostri Ragazzi a Nassiriya, i Crocifissi, le discoteche, la Più Grande Scrittrice Italiana, la Libertà, la Superiore Civiltà, il Santo Padre, il prosciutto di Parma, il limoncello e Padre Pio.
Che so, c'è il marocchino che vuole uccidere il Papa per vendicare Hitler, e per farlo manda in giro dei lavavetri zingari militanti del Campo Antimperialista, che con la scusa di pulire la Papamobile ci infilano un aracnide velenoso consegnato loro dalle FARC colombiane.
Lo so che è improbabile come storia, ma questi qui, più è improbabile la storia, più si esaltano, e lo abbiamo visto.
Ora, la mia idea è di spacciare a questi giornalisti complotti creati con il generatore automatico - esistono ottimi programmi anche in rete - e poi applicare la politica della corda lunga: cioè li lasciamo andare su su su, intervistando politici, riempiendo pagine di quotidiani con la loro fuffa.
Uno dei motivi del successo dell'operazione Torchiaro è stato che abbiamo inserito un elemento assurdo: la supposta procura data dal Campo Antimperialista all'IADL. Una specie di fallacia logica.
Quello che però mi preoccupa è la difficoltà di dimostrare poi che la cosa è partita da noi, e che era veramente una beffa.
Come si fa, secondo voi, a inserire una specie di marchio di provenienza per queste storie, un salame di Jacovitti? Come si fa a rendere sicura la "corda lunga", in modo che non si spezzi, e finisca poi che Pisanu per una storia del genere cacci tutti i Rom dall'Italia, compresi quelli che ci vivono da venti generazioni?
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